La venereologia è la branca della medicina che si occupa della prevenzione, della diagnosi e del trattamento delle malattie a trasmissione sessuale.
Le malattie sessualmente trasmissibili (MST) sono infezioni che si possono contrarre attraverso rapporti sessuali e sono generate da batteri, funghi, parassiti e virus. Si differenziano tra loro per contagiosità (più o meno facile trasmissione), sintomatologia (disturbi e segni clinici caratteristici), decorso (tempi e modalità di sviluppo, gravità), prevenzione e cura (comportamenti che possono evitare il contagio e terapie specifiche).
Sono malattie prettamente a trasmissione sessuale la sifilide, la gonorrea, il linfogranuloma venereo e l’ulcera molle, ma anche in altro modo le uretriti aspecifiche, l’herpes genitalis, i condilomi, la scabbia, le infezioni delle vie genitali da Candida e Trichomonas, l’epatite virale e l’AIDS.
I fattori che mettono più a rischio sono l’aumento dei rapporti sessuali, la frequenza e il numero di partner sessuali, il numero dei partner del proprio o della propria partner, l’autoterapia, cioè cercare di curarsi da soli senza rivolgersi ad un medico.

La Gonorrea (o blenorragia)

La Gonorrea è un’infezione acuta causata da un batterio, il Gonococco, che si trova preferibilmente nelle mucose genitali ed è generalmente localizzata a livello delle vie urogenitali (uretra nel maschio e canale cervicale dell’utero nella donna). Ha un periodo di incubazione variabile negli uomini e nelle donne, e si manifesta generalmente con perdite mucopurulente di colore bianco-verdastro. I principali sintomi sono:

nell’uomo (dopo 2-14 giorni):

  • – bruciore, prurito e/o difficoltà a urinare
  • – abbondanti perdite di colore biancastro o giallo-verdastro
  • – bruciore alla punta del pene

nella donna (dopo 7-21 giorni):

  • – prurito e bruciore mentre si urina
  • – perdite vaginali anomale
  • – i genitali esterni si possono infiammare e il rapporto sessuale risulta doloroso
  • – raramente dolore al basso ventre e sanguinamento anche se non si hanno mestruazioni

Se l’infezione non viene curata il batterio può diffondersi a tutto il corpo compromettendo articolazioni (artrite), cuore, pelle, occhi (congiuntivite), testicoli, prostata, vescica, fino ad arrivare a gravi infezioni e alla sterilità (soprattutto nella donna). Esistono specifici esami di laboratorio in grado di diagnosticare la gonorrea in maniera rapida ed affidabile. Il trattamento prevede un’associazione di antibiotici, ma va ricordato che, una volta guariti, non si diventa immuni a successive infezioni.

La Sifilide

La sifilide è una complessa infezione sessualmente trasmissibile causata dal batterio Treponema pallidum. Causa ulcere ed escoriazioni e facilita la trasmissione dell’Hiv. Si sviluppa nel tempo in tre stadi successivi, ciascuno caratterizzato da sintomi e decorso diverso. Dal momento che alcune fasi della malattia hanno un lungo decorso senza manifestazioni cliniche evidenti, è possibile un’evoluzione progressiva in assenza di diagnosi e terapia.

Stadio 1: Si manifesta dopo un periodo di incubazione asintomatico di 3 settimane circa e può durare fino a 50/70 giorni con fenomeni locali determinati dalla penetrazione dei batteri nell’organismo. Questo primo stadio è caratterizzato dalla comparsa di una singola ferita o da più pustole.
Stadio2: Segue la fase precedente nei casi non curati. Il batterio si diffonde nel sangue e in tutti gli organi. Inizia con l’insorgenza in più punti di un’eruzione cutanea che non è accompagnata da prurito e può manifestarsi quando la ferita è scomparsa o anche settimane dopo. L’eruzione è solitamente rossastra o bruna, con macchie sui palmi delle mani e dei piedi o in altre parti del corpo. Può durare dai 2 ai 4 anni.
Stadio3: E’ preceduto da un periodo di latenza che può durare anche anni senza manifestazioni significative. I segni visibili possono essere circoscritti, unici o poco numerosi, con un’evoluzione lenta.
Alla scomparsa dei sintomi del secondo stadio la persona è ancora malata, anche se non mostra più i sintomi evidenti. In questa fase possono iniziare i danni agli organi interni (cervello, nervi, occhi, cuore e vasi sanguigni, fegato, ossa e articolazioni) che si possono manifestare anche a distanza di decenni.
La sifilide si trasmette attraverso le ferite e le ulcere che si formano nelle zone genitali, rettali e sulla bocca a seguito di contatto sessuale. Può facilmente essere trasmessa fin dal primo stadio, spesso da individui ignari della propria malattia.
La diagnosi di sifilide può essere effettuata utilizzando l’analisi al microscopio di materiali prelevati da una escoriazione o da una ferita del paziente.
Il trattamento dell’infezione è facilmente ottenibile con l’uso dell’antibiotico penicillina. La preparazione, il dosaggio e la lunghezza del trattamento dipendono dallo stadio della malattia e dalle sue manifestazioni cliniche.
Una pregressa infezione non conferisce l’immunità permanente a un soggetto guarito che è esposto a un possibile nuovo contagio.

Condilomi

I condilomi acuminati, o verruche genitali, sono lesioni della pelle e delle mucose provocate dal Papilloma virus umano (HPV), la più diffusa patologia infettiva venerea. Sono diversi i ceppi di questo virus che sono ad alto rischio di trasmissibilità soprattutto attraverso rapporti sessuali non protetti.
I condilomi acuminati si presentano dopo un periodo di incubazione che va da 1 a 8 mesi. Inizialmente appaiono come piccoli rilievi filiformi o granulosi; successivamente, crescendo, assumono l’aspetto di escrescenze ramificate o a “cavolfiore”. Hanno colorito roseo o rosso e solitamente non provocano dolore.
Se non ci sono complicanze di altra natura, le verruche genitali possono guarire spontaneamente, come del resto molti ceppi del Papilloma virus vengono debellati dal sistema immunitario umano. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, per poter essere eliminati vanno ablati in qualche modo. I condilomi vanno debellati con diverse tecniche, tra cui la laserterapia, la crioterapia (con l’azoto liquido, che li “brucia”) e la terapia del calore o diatermocoagulazione. Eventualmente si possono trattare i condilomi acuminati anche con farmaci ad uso topico e immunostimolanti.

Ulcera molle

L’ulcera molle è un’infezione a trasmissione sessuale causata dal piccolo batterio Haemophilus ducreyi.
Il periodo di incubazione dell’ulcera molle è breve. Da 3 a 7 giorni dopo il rapporto sessuale con una persona con infezione si sviluppano papule soffici eritematose, più frequentemente sul prepuzio e sul frenulo nell’uomo e sulla vulva, cervice e regione perianale nella donna. E’ una malattia molto contagiosa e l’infezione può essere facilmente “trasportata” da un punto all’altro del corpo.
Una diagnosi precisa è abbastanza difficile perchè la malattia può sembrare identica all’herpes o alla sifilide; tuttavia può essere confermata da esami speciali fatti sul liquido che trasuda dalle ulcere.
La cura è a base di antibiotici e si guarisce in circa due settimane.

Chlamydia

La Chlamydia è una malattia a trasmissione sessuale provocata dal batterio Chlamydia trachomatis.
Circa il 75% delle donne e il 50% degli uomini con la Chlamydia non hanno sintomi di infezione, per cui spesso la malattia è diagnosticata per le complicanze che sviluppa.

Nelle donne i sintomi possono includere:

  • – un insolita secrezione vaginale con perdite bianco-giallastre.
  • – emorragia dopo un rapporto sessuale
  • – emorragia fra cicli mestruali
  • – prurito vulvare.

Negli uomini i sintomi possono includere:

  • – bruciori durante la minzione
  • – testicoli gonfi e/o dolorosi
  • – perdite uretrali

Per diagnosticare la Chlamydia possono essere effettuati esami di laboratorio, tramite un campione di urina o tramite un campione ottenuto dalla cervice della donna o dall’uretra dell’uomo, con l’utilizzo di un tampone di cotone. La Chlamydia può essere facilmente curata con antibiotici.

Linfogranuloma venereo

Il linfogranuloma venereo è una malattia contagiosa a trasmissione sessuale provocata da diversi immunotipi di Chlamydia trachomatis.
Si manifesta dopo un periodo di incubazione variabile di 3-20 giorni con la comparsa di una piccola papula che poi si ulcera, in corrispondenza del punto di inoculazione del microrganismo (glande, vulva, vagina o anche intestino retto). L’infezione si diffonde poi lungo i vasi linfatici.
La terapia richiede la somministrazione di sulfamidici e di antibiotici. Se non curato, il linfogranuloma tende a cronicizzarsi e a persistere per molti anni, mantenendo il soggetto nella condizione di trasmettere l’infezione.

Candida

La candida (o candidosi) è un’infezione piuttosto comune provocata dalla Candida albicans, un fungo normalmente presente in diversi distretti del corpo umano (bocca, vagina) che in determinate condizioni può diventare patogeno, causando causa di malattia.
I sintomi variano chiaramente a seconda della zona interessata, le infezioni vaginali possono provocare:

  • – dolore,
  • – prurito,
  • – irritazione,
  • – arrossamento,
  • – perdite vaginali grigio-biancastre,
  • – dolore durante la minzione,
  • – macchie bianche sulla pelle della zona vaginale.

In caso di infezioni genitali maschili si rileva:

  • – rossore,
  • – piccole piaghe,
  • – prurito,
  • – bruciore.

Per ultimo le infezioni orali (mughetto) presentano sopratutto puntini o macchie bianche in bocca e sulla lingua, facilmente asportabili.

Vaginiti aspecifiche

Le vaginiti aspecifiche sono delle infiammazioni acute o croniche della vagina provocate da diversi funghi e/o batteri, agenti chimici e stimoli meccanici prolungati. A seconda delle formazioni che si sviluppano sulla mucosa si parla di vaginite nodulare, che si manifesta con piccoli rilievi, vaginite papillare, dove sono visibili strutture papillari, vaginite cistica, quando si osserva la formazione di piccole cisti, etc.

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