Il trattamento di Lipocavitazione Cutanea ad Ultrasuoni medicali produce un’onda meccanica con successivi movimenti molecolari che fanno aumentano l’energia cinetica delle molecole: per effetto-Joule l’energia potenziale di cariche elettriche in movimento viene ceduta sotto forma di calore raggiungendo un aumento della temperatura della cute che, quando supera il valore fisiologico di 37°C, determina la denaturazione proteica e, di conseguenza, la perdita delle funzioni cellulari.
La generazione di cavitazione, la testa di emissione di ultrasuoni pari a 40 kHz, produce una depressione dinamica, dovuta alla propagazione del suono, tanto da far scendere la pressione in un punto del liquido al di sotto della tensione dei gas disciolti. Quando la pressione assoluta è inferiore a quella dei gas, si ha formazione di micro-bollicine prodotte dalla cavitazione dell’acqua presente (solo liquido interstiziale). L’energia dell’onda determina, in funzione della sua forza, spostamenti, rotture e variazioni di forma delle molecole biologiche. La spinta meccanica può determinare conglomerazione tra varie molecole, modificazioni di strutture proteiche, rottura di cromosomi, mancata duplicazione del DNA, formazione di radicali liberi, denaturazione dei componenti della membrana cellulare. Gli effetti termici, meccanici e cavitazionali liberano, rompendo il tessuto adiposo, trigliceridi che vengono raccolti dal sistema linfatico e venoso e raggiungono la grande circolazione: in massima parte vengono eliminati dal rene, una parte raggiunge il fegato dove formano lipoproteine.
Indicazioni: adiposità localizzate su quadranti inferiori dell’ addome, fianchi, braccia, trocanteri, glutei ed esterno/interno cosce, caviglie e ginocchia, polpacci e dorso.
I trattamenti sono indolori e non invasivi: tuttavia, fin della prima applicazione, può sorgere un edema moderato e localizzato che può, ad un primo esame, non far percepire l’ immediata riduzione della massa grassa, riscontrabile invece ad edema riassorbito. Il trattamento lipoclastico è da considerarsi definitivo nelle zone di applicazione diretta, ma è da considerarsi ripetibile nel tempo, qualora gli adipociti rimasti siano aumentati di volume, per fattori esterni.
La zona di adiposità da trattare viene tracciata con matita dermografica e, successivamente, cosparsa di comune gel per ultrasuoni.
L’applicazione degli ultrasuoni avviene attraverso il passaggio di un manipolo per massimo 10 minuti per zona. Talvolta soggetti particolarmente predisposti possono avvertire un leggero fischio. In tal caso prima di continuare la terapia si consigliano prove audiometriche. E’ comunque un evento eccezionale poiché normalmente la frequenza percepita dall’orecchio umano è compresa tra 50 Hz e i 16-20 kHz, mentre gli ultrasuoni hanno una frequenza superiore ai 16-20 Khz. Si consiglia di evitare viaggi aerei o esposizione a suoni molto acuti nelle ore successive al trattamento.
Il trattamento, in soggetti sani, prevede un protocollo di una seduta a settimana. E’ consigliato un apporto idrico di circa 1,5/2 litri d’acqua prima e dopo il trattamento e nelle due giornate successive, per stimolare l’azione depurativa del fegato. E’ sempre consigliabile un adeguato regime dietetico, attività fisica di supporto, (in modo che l’ATP prodotta dal catabolismo lipidico venga utilizzata dal muscolo e non per la biosintesi dei trigliceridi), ed un linfodrenaggio-pressoterapia subito dopo il trattamento, a distanza di 1-2 giorni.
Controindicazioni: epatopatie, nefropatie, dislipidemia (ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia), gravidanza, aree che presentino lipomi, portatori di grandi protesi metalliche o spirale, neoplasie, cardiopatici e portatori di pace-maker o patologie vascolari attive, trombosi e tromboflebiti in atto, terapia anticoagulante, diabete mellito grave, pazienti trapiantati.